BIOTECNOLOGIA, IL PRODOTTO DELL’ANNO È DI S&R FARMACEUTICI DI BASTIA UMBRA

 

Premio assegnato a Dubrovnik nel corso del Congresso europeo di biotecnologia 2017
Biotecnologia, il prodotto dell’anno è di S&R FARMACEUTICI di Bastia Umbra annunciato durante il corso Ecm ‘La salute della donna: dall’età fertile alla menopausa’
 

Bastia Umbra, 27 mag. – A poco più di due anni dalla sua nascita la S&R farmaceutici spa di Bastia Umbra continua a ottenere successi. L’ultimo è stato quello annunciato sabato 27 maggio dai suoi vertici, l’amministratore delegato Mauro Dionigi e il direttore generale Lucio Leonardi, alla platea di ginecologi e ostetrici riuniti all’Auditorium Minerva di via dei Pioppi in occasione del corso per l’educazione continua in medicina (Ecm) dal titolo ‘La salute della donna: dall’età fertile alla menopausa’.

“Il nostro ricercatore Bernard Fioretti – ha spiegato Leonardi – ha partecipato al Congresso europeo di biotecnologia (European Biotechnology Congress 2017) a Dubrovnik in Croazia, dove ogni anno vengono anche assegnati importanti riconoscimenti (Best biotechnology product award). Il nostro ‘Revifast’, che è una molecola di resveratrolo in una matrice di magnesio idrossido, è stato riconosciuto come prodotto dell’anno 2017. Un premio che ci proietta oltre confine e potrà consentirci di ottenere grandi successi nell’ambito della ricerca e dello sviluppo. Attualmente è stato brevettato e registrato in Italia ed Europa come nutraceutico e stiamo lavorando a sviluppare il brevetto mondiale. Parallelamente portiamo avanti la ricerca sul farmaco e sono in corso tre studi riguardo malattie rare e distrofie muscolari. Revifast è un potentissimo antiossidante multifattoriale che ha quindi la capacità di essere molto versatile e proprio per questo è presente in diverse formulazioni nei tre ambiti dei nostri prodotti quali infertilità e sindrome dismetabolica; cardiologia, colesterolo e dismetabolismo dei trigliceridi; dolore pelvico e sindrome premestruale”.

Congratulazioni sono arrivate dai medici partecipanti al corso che ha avuto come responsabile scientifico il professore Pantaleo Greco, direttore della Clinica ostetrica ginecologica dell’Azienda ospedaliero universitaria di Ferrara. Circa cinquanta i colleghi giunti da varie parti d’Italia per prendere parte alla giornata formativa sulla salute della donna. Sono intervenuti Demetrio Costantino, che ha parlato del ‘Trattamento delle infezioni urogenitali: terapia farmacologica e utilizzo dei probiotici’, Carmelina Santilli, che si è concentrata sul tema ‘Over 40: dal sommerso all’emerso’ e Paola Pantanetti che ha discusso di ‘Tiroide e gravidanza’ e ‘Resistenza insulinica e sue complicanze: Pcos (sindrome dell’ovaio policistico) e diabete gestazionale’. Infine Francesco Alesiani ha relazionato su ‘Anemia sideropenica in gestazione. “Molteplici – ha affermato Greco – sono le problematiche che il ginecologo deve affrontare.

Dal punto di vista della prevenzione, con una popolazione che invecchia o una giovane che proviene da altri Paesi e culture, occorre porre attenzione alle cosiddette malattie non comunicabili ma anche a sindrome metabolica e disturbi alimentari. Poi, anche alla prevenzione delle malattie infettive che riducono la fertilità della donna e la possibilità di una vita sociale normale. Una sfida, dunque, che comincia presto e prosegue nell’età fertile e postmenopausale della donna”. “La donna over 40 – ha continuato Santilli, dirigente responsabile Unità operativa semplice dipartimentale ginecologia sociale dell’Ospedale civile di Pescara – affronta un periodo della sua vita che va sotto il nome di climaterio, quando l’orologio biologico segna la fine tra l’età fertile e quella non più fertile. In questa fase si verifica un cambiamento ormonale che porta a modificazioni fisiche e patologiche strettamente connesse alla calata degli ormoni. Noi ginecologi lavoriamo per migliorare la qualità di vita delle donne attraverso strategie terapeutiche ed è nostro compito informarle sulle opportunità che le case farmaceutiche e le loro ricerche scientifiche mettono a disposizione”.

“C’è un’intima relazione tra funzionalità tiroidea materna e fetale – ha aggiunto Pantanetti, dirigente medico di Endocrinologia all’ospedale Augusto Murri di Fermo – perciò è importante in gravidanza un attento controllo della ghiandola. Una carenza molto lieve di iodio, di ormone tiroideo, può determinare effetti devastanti anche nel feto soprattutto a livello cerebrale. Possono, poi, insorgere nel bambino disturbi dell’attenzione o sindrome ipercinetica quindi massima attenzione nelle prime settimane di gestazione. Per quanto riguarda la Pcos (sindrome dell’ovaio policistico) questa impatta sul rischio cardiometabolico se non si attuano strategie di intervento”.