NL|10 – 28 giugno 2016

Infertilità femminile ma non solo…
scopriamo la sindrome dell’ovaio policistico

Oggi si sente sempre più spesso parlare di Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS), ma fondamentalmente di che cosa si tratta?
La PCOS è una delle patologie endocrine più diffuse che colpisce l’8-10% delle donne in età fertile e rappresenta la più frequente causa di assenza di mestruazioni.

Da qui ne consegue che la PCOS è una delle cause di infertilità femminile, ma non solo.
Infatti il ginecologo effettua la diagnosi principalmente sulla base delle evidenze dell’ecografia e sulla base della presenza di uno o più dei sintomi maggiormente caratteristici:

  • Ciclo irregolare e spesso anovulatorio
  • Eccessiva crescita di peli sul viso
  • Acne
  • Seborrea
  • Disturbi legati al metabolismo

Infatti, circa il 50-60% delle donne affette da tale sindrome sono sovrappeso o obese con una distribuzione androide del tessuto adiposo, cioè prevalentemente a livello addominale.
Tali tipi di manifestazioni sembrano dipendere dalla presenza di insulino resistenza e stress ossidativo, che caratterizzano la sindrome.
Fino a pochi anni fa il trattamento classico prevedeva la somministrazione della pillola anticoncezionale o della metformina, per ristabilire una situazione ottimale a livello delle ovaie e a livello insulinico.

Più recentemente, invece, è diventato molto più comune il consiglio, da parte del ginecologo, dell’uso regolare di integratori di ultima generazione che garantiscono una buona efficacia e soprattutto la totale assenza di effetti collaterali.
In questo ambito, un ruolo importante è rappresentato dall’Inositolo, una sostanza con proprietà insulino sensibilizanti essenziale per l’organismo, che è in grado di produrselo in autonomia affiancandolo a quello di origine alimentare.

L’Inositolo è presente in diverse forme isomeriche, tra le quali spiccano, per il loro ruolo biologico il Myo-inositolo e il D-Chiro-Inositolo.
Il primo è ampiamente diffuso in natura essendo presente in molte piante di uso quotidiano, a differenza del secondo che è piuttosto scarso e che viene prodotto nell’organismo a seguito di una reazione, chiamata epimerizzazione, che converte il Myo-Inositolo in D-Chiro-Inositolo.
Tuttavia è stato dimostrato come le donne con PCOS abbiano un difetto enzimatico tale per cui la conversione del Myo-Inositolo in D-Chiro-Inositolo non avviene o avviene in maniera ridotta.

Ecco perché risulta fondamentale la somministrazione di entrambi, per assicurare alle donne un adeguato apporto delle due forme ciascuna delle quali ha un preciso ruolo biologico.
Diversi studi hanno ormai dimostrato l’efficacia delle due forme di inositolo nel trattamento della sindrome dell’ovaio policistico ed in particolare di molti disturbi ad esso associati:

  • promuovono una corretta ovulazione e quindi regolarizza il ciclo mestruale
  • migliorano l’utilizzo del glucosio circolante (glicemia)
  • riducono la quantità di ormoni maschili circolanti (riduce quindi l’eccessiva crescita di peli, seborrea ed acne)
  • migliorano la pressione sanguigna e i livelli circolanti dei trigliceridi.

Osservandone gli effetti ed i benefici da un punto di vista più ampio emerge chiaramente che l’effetto dell’Inositolo è diretto ad una regolarizzazione ed ottimizzazione di diversi sistemi metabolici ed endocrini, diventando quindi un valido alleato della donna.
Agli Inositoli spesso si associano Manganese ed Acido Folico, fondamentali per la donna in età fertile, e recentemente anche la Vitamina D3.

L’ultimissima novità riguarda, invece, l’introduzione del Resveratrolo, in una forma brevettata che ne garantisce la biodisponibilità e l’assorbimento.

Il Resveratrolo, molecola scoperta nel 1992 nel vino rosso ma presente in una settantina di varietà di piante, ha proprietà sia insulino sensibilizzanti che antiradicaliche, infatti rappresenta una delle sostanze con maggiore attività contro lo stress ossidativo, avendo dunque un’attività sinergica al Myo-inositolo e D-Chiro-Inositolo.
In Italia sono ormai disponibili diversi integratori utili alle donne che soffrono di ovaio policistico e desiderano una gravidanza e ovviamente il parere del ginecologo rimane fondamentale per la scelta più idonea.